I più recenti progetti di unità subacque hanno abbandonato la soluzione classica dell’impennaggio cruciforme dei timoni poppieri, sostituendola con la disposizione a “X” che, pur offrendo notevoli vantaggi, richiede sistemi di controllo più complessi. Tale configurazione è perciò divenuta applicabile su larga scala in seguito allo sviluppo massiccio di sistemi automatici computerizzati sempre più potenti e affidabili, in grado di fornire ai timoni i giusti movimenti con sufficiente precisione e con risposta in tempo reale.
La configurazione cruciforme dei timoni poppieri presenta alcune difficoltà nella realizzazione di superfici portanti con un accettabile rapporto di allungamento, limitando la sporgenza di queste all’interno della sagoma dello scafo, così da rendere più facili e sicure le manovre di posa sul fondo e di ormeggio in banchina.
Nella sistemazione con impennaggio a “X” si adottano due paia di superfici di controllo disposte a 45° circa rispetto al piano orizzontale, con la possibilità di ottenere una più grande apertura alare a parità di sporgenza laterale e inferiore. La manovra è agevolata dal simultaneo contributo alla spinta di tutte le quattro superfici, sia sul piano verticale che su quello orizzontale, potendo così disporre di una superficie portante complessivamente maggiorata rispetto all’equivalente configurazione cruciforme. Inoltre diviene possibile la manovra con uno o anche due timoni in avaria. Ciò implica un ulteriore impegno sul piano della realizzazione del sistema di comando e controllo, tale da offrire la possibilità di utilizzare una sola coppia di timoni diametralmente opposti per effettuare una accostata con una contemporanea variazione di quota. Nella navigazione in superficie i due timoni inferiori, essendo completamente immersi e pienamente efficaci, aumentano le capacità di manovra del battello che, con l’impennaggio cruciforme sono seriamente ridotte.
Gli idroplani a “X” possono però comportare dei problemi di stabilità dinamica e di controllo indipendente nei due piani orizzontale e verticale. Per esempio, nelle virate strette, può generarsi una risposta nel piano verticale indesiderabile e violenta. Per ovviare a tali inconvenienti si stanno studiando soluzioni alternative, come l’impennaggio a “Y” capovolta, che riunirebbe i vantaggi della cruciforme e della “X”, pur richiedendo un sistema di controllo ancora più sofisticato. Alla luce di tali considerazioni abbiamo ipotizzato di dover aggiornare la timoneria dei Sommergibili Classe “Sauro” della Marina Militare Italiana, sostituendo i timoni orizzontali e verticali addietro con gli idroplani a “X” inclinati a 45° rispetto al piano orizzontale, limitando al massimo le modifiche da apportare alla configurazione dell’impianto originale
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